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Il movimento della Terra: occhi su Marte

Con il secondo volume de Il movimento della Terra osserviamo Marte a occhio nudo, riscoprendo il senso di meraviglia di fronte all'universo.

Aggiornato il 27 Marzo 2024

movimento_terra-vol02-coverNel secondo volume de Il movimento della Terra, manga di Uoto in corso di pubblicazione in Italia dalla Dynit Manga, gli occhi rivestono una particolare importanza per due motivi abbastanza evidenti: il blocco culturale che il protagonista principale ha nei confronti dell’osservazione del cielo stellato e, appunto, il semplice atto di osservare il cielo a occhio nudo. In particolare sono i movimenti di Marte nel cielo a risultare il tema portante del volume.
Il protagonista principale, Okgi, è un appartenente alla corporazione di vigilanza e, in effetti, è un assassino legalizzato visto che combatte i duelli, sotto opportuno compenso, al posto degli sfidati. Il suo migliore amico nonchè collega Gallus è un appassionato del cielo e, veniamo a sapere all’inizio del volume, ha passato quasi tutto l’anno precedente a osservare Marte annotando la sua posizione nel cielo. D’altra parte fino a che Galileo Galilei non ha puntato il telescopio verso le stelle, nel 1609, osservando anche Marte, il Pianeta Rosso è sempre stato osservato a occhio nudo, iniziando dalle antiche osservazioni di Aristotele.
Ed è proprio legato a Marte il primo momento scientificamente interessante del volume, quando Gallus scopre che Marte non solo ha rallentato il suo percorso nel cielo fino a fermarsi, ma è anche tornato indietro. La spiegazione di questo fenomeno arriva nella seconda parte del volume, grazie al secondo coprotagonista, Badeni, che prende il posto di Gallus, un giovane monaco mandato in un monastero minore a causa della sua curiosità  eccessiva relativamente agli studi astronomici. La spiegazione è un bellissimo esperimento che possiamo tranquillamente realizzare anche noi insieme con un amico.

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Si usa un punto di riferimento al centro di uno spiazzo che interpreta il Sole. Uno dei due amici si mette a camminare intorno al riferimento centrale. L’altro, che si muoverà  in una posizione intermedia tra il palo e il primo amico, si metterà  a correre, superando il primo amico. Il “corridore”, dal suo punto di vista, vedrà  il primo amico avvicinarsi, quindi fermarsi e alla fine tornare indietro. E questo nonostante i due si stiano muovendo nello stesso modo intorno al “Sole”.
Questo è solo l’inizio di una scena con cui si conclude il volume e che permette a Okgi di tornare a osservare con meraviglia il cielo stellato. C’è una differenza sostanziale tra la scena iniziale, un flashback nell’adolescenza di Okgi, e quella conclusiva: all’inizio, infatti, viene spiegato che la Terra si trova al centro dell’universo, perchè è verso esso che cadono tutte le miserie e le brutture dell’universo stesso. Badeni, invece, mostra a Okgi che l’universo Si muove in armonia con la Terra. Ed è solo allora che Okgi smette di immaginare gli occhi irati di Dio che guardano l’uomo dall’alto dei cieli e torna, finalmente, a gustare le meraviglie del cielo.
Ed è proprio nella liberazione di Okgi e nella sua riscoperta della meraviglia che, alla fine, risiede l’essenza ultima del secondo volume de Il movimento della Terra.

Abbiamo parlato di:
Il movimento della Terra, vol.2
Uoto
Traduzione di Loris Usai
Dynit, marzo 2023
160 pagine, brossurato, b/n – € 12,9
ISBN: 9788833553726

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Scritto da

Gianluigi Filippelli Gianluigi Filippelli

Ha conseguito laurea e dottorato in fisica presso l'Università  della Calabria. Tra i suoi interessi, la divulgazione della scienza (fisica e matematica), attraverso i due blog DropSea (in italiano) e Doc Madhattan (in inglese). Collabora da diversi anni al portale di critica fumettistica Lo Spazio Bianco, dove si occupa, tra gli altri argomenti, di fumetto disneyano, supereroistico e ovviamente scientifico. Last but not least, è wikipediano.

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